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Diamanti da Investimento: Quotazioni, Prezzi, Cosa Sono e Come Acquistarli

    Sempre più crescente è la volontà delle persone di conoscere i segreti della finanza internazionale e sempre maggiore è il numero di siti che cercano di accalappiare potenziali piccoli investitori, puntando sulla voglia di questi ultimi di dare solidità al proprio risparmio sempre più a rischio ovvero di ottenere guadagni più o meno facilmente grazie al trading.

    Il trading, questo sconosciuto: questo termine inglese, oramai divenuto comune, neologismo della nostra lingua italiana, richiama il concetto antico della compravendita di beni o servizi. L’accezione inglese esprime la modernità di questo concetto alludendo alla digitalizzazione dello scambio e al carattere oramai volatile dei prodotti oggetto di vendita e d’acquisto.

    Sempre più frequenti si moltiplicano annunci on line al fine di ottenere iscrizioni a questo o quel portale di forex trading promettendo guadagni inimmaginabili e opportunità più uniche che rare.

    Sempre più spesso gli istituti di credito tentano di condurre i propri risparmiatori a sottoscrivere panieri di titoli azionari e obbligazioni che si sono rivelati nella loro pericolosità di rischio dopo lo scoppio della cosiddetta “Bolla Immobiliare Usa” nel 2006, facendo perdere moltissimi soldi a chi aveva riposto la propria fiducia nei fondi d’investimento ordinari.

    Nel marasma generale, esistono numerosi beni che fungono dalla notte dei tempi da beni rifugio, avendo un trend naturalmente redditizio nel medio lungo periodo con carattere di garanzia durante le cicliche crisi finanziarie che colpiscono il globo: l’oro, l’argento, il platino, i titoli di Stato e, soprattutto, i diamanti. La speculazione, tipica del mondo finanziario moderno, difficilmente può colpire queste particolari categorie, le quali rappresentano l’investimento principe per chi vuole capitalizzare il proprio risparmio e proteggerlo da eventuali fluttuazioni congiunturali dell’economia.

     

    Dove Comprare

    I diamanti possono essere liberamente acquistati attraverso compagnie d’intermediazione che s’interfacciano con gli istituti di credito quali, ad esempio le banche stesse o altri canali. Queste compagnie, denominate broker, sono società presenti nel tessuto finanziario del paese e permettono con i loro servizi, di ridurre la complessità logistico-burocratica dell’investimento. Le più famose in Italia sono la DPI (Diamond Private Investment) con sede a Roma e la IDB (Intermarket Diamond Business) con sede a Milano.

    Ovviamente, come in qualsiasi transazione, maggiori sono gli intermediari, maggiori saranno le variazioni al ribasso rispetto al prezzo del bene quotato, viste le commissioni applicate per la gestione dell’ordine ed eventuali clausole di garanzia come il riacquisto e la custodia.

    Il più famoso mercato di trading per i diamanti si chiama “RapNet”, dal nome del suo fondatore, il Sig. Martin Rapaport , figlio di ebrei ungheresi trasferitisi dopo la Guerra Mondiale a New York.  Questa rete è stata concepita in un momento nel quale Internet non era ancora stato implementato, storicamente ha un valore ancora maggiore per gli addetti ai lavori che ne conoscono l’intera evoluzione. Numerosi sono i broker di trading nati on line, alcuni dei quali d’indubbia fiducia poiché sottoposti al controllo vigile della CONSOB, ma non hanno bisogno di menzione specifica per evitare pubblicità ingannevoli e fuorviare il lettore sul reale obiettivo di quest’articolo.

     

    Quotazione e Prezzi dei Diamanti da Investimento

    Al contrario degli altri beni, i diamanti non hanno una vera e propria normativa ad hoc che ne pregiudica il rendimento, ma sono soggetti a un prezzo giornalmente rimodulato sulla base degli scambi tra i vari operatori a livello globale. Punto di riferimento è però il cosiddetto “Rapaport Diamond Report”, indicante ogni settimana a New York i prezzi dei diamanti secondo attributi standard come Carati, Colore e Purezza (Carat, Color e Clarity). Il taglio del diamante, il cosiddetto Cut delle 4 C, non viene considerato perché unico della gemma stessa ed univoco quindi non conformabile ad un unico valore, ma soggetto a discrezionalità di analisi. Il prezzo è indicato con valuta di dollari americani e senza i decimali, quindi va moltiplicato per 100 il valore indicato nella tabella secondo i criteri rilevati per la gemma.

    La DTC (Diamond Trading Company), in collaborazione con ALROSA, una delle principali società estrattrici della materia grezza, rappresentano essenzialmente il mercato mondiale dei Diamanti, potendo gestirne i flussi e rimodulandone la quantità in modo che il prezzo non subisca oscillazioni al ribasso. Il principio secondo il quale minore è la materia offerta, maggiore il prezzo secondo i principi dell’economia della domanda e dell’offerta.

    Nel passato i mercati dei diamanti erano tre, quello di New York, di Tel Aviv e quello di Anversa, quindi i prezzi potevano essere diversi e potevano dare adito a speculazioni. Grazie a Martin Rapaport, questi tre mercati sono stati unificati e si è ridotta la possibilità di avere fluttuazioni determinanti potenziali condotte alternative. In questo caso il risparmiatore è tutelato da questa visione globale di un bene di questo tipo, ovvero materiale ed intrinsecamente valutabile.

    Importante per la base di questa valutazione è la certificazione necessaria per questo tipo di beni; certificazione secondo criteri stabiliti globalmente da parte del GIA (Gemological Institute of America). Ogni gemma deve essere assolutamente accompagnata da un incartamento attestante la veridicità della pietra stessa, comprensiva della valutazione secondo gli attributi standardizzati per il catalogamento secondo scale di valore.

    Diamanti, Ottimo Investimento e Bene Rifugio

    L’investimento in Diamanti è dunque un reale rifugio per tutti i risparmiatori che vogliono essere sicuri del proprio futuro e per chi vuole ottenere un guadagno sicuro nel tempo, a dispetto delle congiunture economiche e delle fluttuazioni intrinseche al mercato azionario e comunque nel mondo della finanza. Grazie alle sue proprietà, queste pietre diverranno sempre più richieste e questa domanda farà da volano nell’aumentare il prezzo sul mercato del bene stesso e quindi il proprio valore al momento della vendita.

    Ricordiamo, quindi, che si tratta di un prodotto finanziario non produttivo, nessuna cedola o interesse è corrisposto, ma necessita dell’intervento di chi investe e compra. La vendita successiva, al netto delle eventuali commissioni, proverà e comproverà il guadagno netto di tutto l’investimento.

    Mai come questa volta possiamo veramente affermare che un Diamante non è per sempre, ma fino alla sua successiva vendita.