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Black Mask fai da te funziona davvero?

    Le cosiddette Balck Mask, maschere nere contro i punti neri e i brufoli, sono apparse all’interno del mercato pubblicizzate come un vero e proprio rimedio miracoloso, seguite da un boom di acquisti e video recensioni in rete.

    Una miriade di fotografie e video affollano la rete di internet evidenziando i presunti effetti benefici delle Black Mask, ma funzionano veramente e, soprattutto, quali prodotti risultano assolutamente sicuri e quali invece promettono false speranze?

    Il trend delle Black Mask trae origine dall’Asia con una maggioranza di recensioni positive all’interno degli Stati Uniti d’America in favore dei prodotti coreani, mentre in Italia la maschera nera più venduta per via del suo basso costo risulta la LuckyFine importata dal continente asiatico.

    Le Black Mask fondano il loro principale ingrediente di successo sulla tonalità del colore nero di applicazione, in grado di essere spalmata in modo omogeneo sulla parte del viso interessata e di seccarsi successivamente per essere estratta con il minor numero di residui possibili sulla cute.

    L’ingrediente “magico” viene spesso etichettato come carbone vegetale famoso per la sua capacità depurativa della pelle e l’assorbimento del sebo. Anche il sapone di Aleppo, a base di olive nere, è in grado di conferire alle diverse Black Mask la tipica colorazione promuovendo un’azione contrastante contro brufoli e punti neri, allo stesso modo del sapone nero Africano, dovuto alla presenza del cacao.

    Gli ingredienti dalla tipica colorazione nera in grado di trattare effettivamente il problema dei brufoli e dei punti neri, con un effetto delicato sulla pelle, sembrano esistere effettivamente, ma gli ingredienti spesso utilizzati all’interno delle Blask Mask in commercio non rispecchiano sempre la naturalità della provenienza e di conseguenza anche l’efficacia.

    Molte Black Mask illudono la propria clientela servendosi di un ingrediente “segreto” che consiste semplicemente nell’impiego di un colorante nero.

    Black Mask: quali creme funzionano davvero?

    Moltissimi prodotti cosmetici Black Mask riportano al proprio interno solamente un colorante nero, escludendo quindi la presenza di eccipienti naturali sopra descritti, promuovendo un effetto blando atto solamente alla vendita dei cosmetici.

    Le Black Mask di qualità tuttavia esistono e possono essere facilmente riconosciute grazie alla classifica stilata in questo articolo.

    La Black Mask prodotta dall’azienda Boscia possiede realmente carbone vegetale al suo interno, responsabile della tipica colorazione nera, in grado di eliminare le cellule morte e purificare la pelle.

    La Black Mask del brand Pil’Aten, colosso coreano Missha, ha ricevuto inizialmente diverse critiche e rivalutazioni, fatta eccezione per una presunta difficoltà nella rimozione della maschera al termine del periodo di posa. I pareri su questo prodotto si dividono a metà fra consensi e critiche negative.

    La Black Mask può essere tuttavia preparata anche in casa tramite l’impiego di ingredienti come: carbone vegetale, latte di soia, colla di pesce. In assenza di latte di soia si potrà comunque preparare il tutto servendosi di un altra tipologia di latte.

    Tutti gli ingredienti si trovano facilmente reperibili all’interno dei supermercati per un costo relativamente basso. I risultati di tale preparazione casalinga garantiscono risultati efficaci e visibili a partire dalle prime applicazioni.