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Assicurazione Viaggio: Cosa Copre e a Cosa Serve

    Le assicurazioni viaggi sono polizze che servono a indennizzare i danni che riguardano i soggiorni delle persone che le sottoscrivono (ed eventualmente dei loro familiari), a prescindere dal fatto che si tratti di vacanze, di viaggi di lavoro o di trasferimenti di altro genere. Esse hanno lo scopo di fornire una tutela rispetto ai possibili imprevisti che si possono verificare nel corso di un viaggio dal momento della partenza in poi: il caso più frequente è quello di bagagli che vengono smarriti, ma gli esempi possibili sono molti, dal ricovero in ospedale per problemi di salute all’annullamento della prenotazione di una camera di albergo, senza dimenticare furti e rapine subiti mentre ci si trova all’estero.

    Da un punto di vista tecnico, le assicurazioni viaggi possono essere considerate dei contratti in virtù dei quali ai soggetti assicurati viene garantito l’indennizzo di un danno: assicurarsi prima di partire è importante, e lo è ancora di più se ci si sta recando in Paesi che, per i motivi più diversi, possono essere fonte di imprevisti. Chi va in Brasile, per esempio, deve essere consapevole del fatto che i turisti a Rio de Janeiro e in molte altre città finiscono nel mirino dei rapinatori: in questi casi, può essere utile assicurare i gioielli e tutti gli altri oggetti preziosi che si portano in viaggio.

    Va detto, comunque, che le coperture che vengono offerte sono molteplici, studiate per soddisfare le esigenze più diverse: molto apprezzata, per esempio, è la polizza relativa all’annullamento del viaggio, in virtù della quale se non si riuscisse a partire a causa di un imprevisto si avrebbe il diritto di essere rimborsati. Tale copertura fornisce una protezione contro il rischio che l’agenzia di viaggi a cui ci si è rivolti non intenda o non possa adempiere agli obblighi di contratto e contro il rischio che sia il viaggiatore stesso a non poter partire, magari a causa di un lutto o per un problema di salute.

    Per ciò che concerne il costo di annullamento, si può andare da un minimo del 10 a un massimo del 100%: tra i fattori che incidono su questa variabilità, ovviamente specificati nelle condizioni indicate nel contratto (dove è definita anche la franchigia), ci sono le circostanze che hanno portato all’annullamento e le tempistiche con le quali ciò è avvenuto. Per presentare e ottenere una richiesta di rimborso, nella maggior parte dei casi viene prescritto l’obbligo di fornire una documentazione a supporto.